Il sito, posto in prossimità del laghetto Cellini, sul triconfinio Melissano-Racale-Taviano, è ricco di evidenze archeologiche. Vi è presente una notevole scansione diacronica che va dal periodo neolitico-eneolitico al periodo romano-imperiale, sino all'età medievale, con l'esistenza della celebre abbazia italo-greca (basiliana) di Santa Maria de Civo attestata già nel 1120, quando vi fu sepolto Giliberto, il connestabile del conte Goffredo di Nardò.
Caduta in commenda nel XV secolo, del complesso rimase solo una chiesa, a cui la gente dei comuni limitrofi era molto devota. I ruderi della chiesetta furono eliminati pochi decenni fa. Attualmente sono in vista solo le evidenze archeologiche.